L’importanza di chiamarsi… backup
Nell’immagine molto semplicistica qui sopra si rispecchia, purtroppo, il modo in cui pensiamo che i nostri dati siano sempre al sicuro: basta un click o un bottone e… via!!, tutto salvato, tutto al riparo.
Ma è veramente così?
L’importanza di fare una “copia di sicurezza dei propri dati” (backup si dice più che altro per sentirsi fighi :D) non è assolutamente una cosa che esiste da poco.
Perchè il backup?
Quante volte capita di cancellare o di modificare accidentalmente un file? Quante volte capita che arrivi il solito virus maledetto che cancella i dati o, peggio, li rovina irrimediabilmente?
Il backup ci salva da questi inconvenienti e da sicuri attacchi di panico quando veniamo a sapere che il lavoro di anni è andato perso o le fotografie di quella splendida vacanza non ci sono più.
Quando fare il backup?
La cadenza con cui si dovrebbe copiare le cose salvate sui nostri PC dipende in verità da vari fattori:
- Importanza dei dati. Più i dati sono importanti per il nostro lavoro o per la nostra vita e più frequentemente andrebbero salvati.
- Importanza dello storico dei dati. A volte capita di voler tenere traccia di tutte le modifiche fatte nel corso del tempo di un progetto.
- Costi di gestione. Chiaramente è possibile fare un salvataggio anche ogni 5 minuti, ma più salvataggi si fanno e più spazio di salvataggio sarà necessario e, di conseguenza, maggiore sarà il costo dei dispositivi di backup.
Dove fare il backup?
Oggi come oggi, i dispositivi per salvare i propri dati spaziano dai più semplici ed economici ai più sofisticati e costosi.
Per uso personale solitamente bastano gli hard disk esterni, le cui dimensioni spaziano da 500GB in su, fino addirittura a 4TB.
Per uso aziendale una soluzione molto sensata è l’utilizzo dei NAS, hard disk esterni di rete che permettono di estendere la capacità di memoria fino ad anche 20TB o più, con in più il grosso vantaggio di salvare i dati attraverso la propria rete aziendale.
Una buona via di mezzo è rappresentata dalle soluzioni cloud, ovvero il backup dei dati su server messi a disposizione su internet (Dropbox o Google Drive sono solo alcuni tra i più conosciuti).
Come fare il backup?
Questo concetto è strettamente legato all’importanza dei propri dati. Esistono varie tipologie di backup:
- Backup completo. Tutto viene salvato indistintamente ogni volta che viene lanciato il processo di copia.
- Backup differenziale. Copia esclusivamente i file modificati dall’ultima volta che è stato fatto un backup completo.
- Backup incrementale. Copia i file modificati rispetto all’ultim backup completo ma mantiene copia del file originale.